La mia famiglia ha origine contadine anche se mio padre decise di lasciare in parte la coltivazione e dedicarsi allo studio diventando medico. Mia nonna invece continuò la sua attività prettamente ortofrutticola e nel 1979 decise di impiantare il primo oliveto significativo con 600 piante di leccino e frantoio, anno della mia nascita e da qui il logo Russo 1979. Col passare degli anni l’azienda fu convertita parzialmente da frutteto a oliveto. Attualmente presenta 12 ettari completamente olivetati con varietà differenti: frantoio, leccino, carpellese, nocellara messinese, coratina e fs17 in numero differente. Negli anni abbiamo coltivato e venduto il frutto ricavato, direttamente ai frantoi della zona, e producendo l’olio solo per il fabbisogno familiare. Dopo la mia laurea in Scienze e Tecnologie alimentari conseguita nel 2007 ho iniziato a specializzarmi nel settore agroalimentare con diversi corsi dal sommelier a quello di assaggiatore di olio. E ho conosciuto l’associazione Oleum e in particolare Laura Dal Sacco e Gaetano Avallone, guardando con particolare attenzione al mondo dell’olio perchè in fondo c’era in me l’idea di creare il nostro extravergine. Un giorno incontro Nicolangelo Marsicani e decidiamo di costituire un’associazione sulla valorizzare dell’extravergine attraverso la comunicazione agli chef, Extrachef. Nicolangelo, che io definisco il Maestro, non era a conoscenza della mia azienda e del mio sogno; infatti gliene parlai solo dopo due anni. Una mattina di giugno del 2016 venne in azienda e trovò il mio papà sul trattore con gli operai, facemmo un giro, guardò le piante e andammo via. Una sera sulla strada di Sapri iniziammo a parlarne e decidemmo che ero nelle condizioni per poter fare il nostro extravergine: le olive c’erano, il frantoiano anche..mancava il resto. Rientrai a casa contentissimma e diedi la notizia alla mia famiglia, e lì iniziò una fase di confronto. I miei non approvavano fino in fondo la decisione poichè io svolgo altre attività e avrei dovuto iniziare un’attività imprenditoriale con tutti i rischi, impegni e costi aggiuntivi. Ignara di tutto al momento delle raccolta convinco mio padre e con una “piccola” quantità di olive parto per Sicilì a ben 104 km di distanza da Campagna. Il 19 ottobre del 2016 nasce Pascà. “Pascà” è il nome di mio padre, a lui ho dedicato la produzione della nostra terra perchè è lui che mi ha trasmesso questo amore, è lui che la coltiva, che fa la potatura, che prende il trattore e dopo il suo lavoro si dedica all’oliveto, lui, le piante e la sua squadra di operai danno vita alle olive che diventano Pascà. La materia prima era pronta ma senza il giusto sarto non si crea il vestito che hai in mente. A Nicolangelo Marsicani mi sono affidata per creare il nostro Pascà, un extravergine che fosse lo specchio della nostra terra e di me. Quando mi ha fatto assaggiare Pascà, il maestro mi ha detto: è femmina e ti rispecchia. Con la sua preziosa guida Pascà nel suo primo anno di vita ha avuto diversi riconoscimenti e una buona vendita, tanto da ricevere i complimenti dal mio papà e il suo definitivo appoggio. La campagna 2017 ha avuto un incremento della produzione con una diversificazione dei blend e la creazione di tre etichette: Oro, Argento e Bronzo con caratteristiche sensoriali e di abbinamento differenti. L’azienda è giovane e grintosa, non siamo in tanti a lavorarci ma abbiamo ottenuto ciò che volevo: un extravergine delicato Pascà Oro che in parte rappresenta la mia figura esile e delicata e Pascà Argento, il forte,che rappresenta il combattente che è in me, mentre Pascà Bronzo è l’origine di Oro e Argento, la forza della terra di Campagna. Cosa mi aspetta per il futuro?! Ho ancora dei sogni nel cassetto con Pascà…ma li svelerà solo il tempo!
Mag
03