Mai vi fu agricoltura eroica più femminile di così!!
Non racconterò delle mie origini, ma userò un mito per descrivermi un po’ e forse anche qualcun’altra si riconoscerà in questa storia.
La leggenda narra che la dea Atena, Dea guerriera figlia di Zeus e Metis, divenne da giovane Dea della ragione, dell’arte, della filosofia, della letteratura, del commercio e dell’industria. In breve la Dea incarnava la Sapienza e la Saggezza. Un giorno Zeus proclamò una sfida tra Atena e Poseidone per il dominio dell’Attica, che sarebbe stata consacrata a chi avesse offerto il dono più utile al popolo. Poseidone toccò con il suo tridente la terra e diede origine al cavallo, simbolo della forza bellica e del coraggio; Atena puntò il suo giavellotto al suolo e fece sorgere un albero di olivo per illuminare la notte, per medicare le ferite e per offrire nutrimento alla popolazione. Zeus apprezzò la creazione più pacifica, ossia l’opera di Atena e la nominò vincitrice, perché l’olivo potesse donare prosperità e pace.
Come Atena sono una guerriera pacifica e come donna combatto ogni giorno una battaglia personale.
Sono pugliese, abito vicino al mare e la pianta dell’olivo ha sempre fatto parte del paesaggio intono a me, delle tradizioni famigliari e senza negarlo più di tanto, anche di un po’ di sana superstizione. Nella mia testa la parola campagna è spontaneamente associata ad un uliveto e guai a chi per sbaglio versa l’olio su un tavolo o per terra!
Sfido chiunque a non restare sbalordito di fronte all’imponenza di certi ulivi, che così maestosi emanano tanta potenza. A volte riconosco nelle curve sinuose dei loro rami contorti, le mille idee che mi frullano in testa; mi piace incantarmi ad osservarne il tronco nodoso, immaginando strane forme, come si fa con le nuvole da bambini, ma soprattutto gli ulivi mi innamorano come piante sempreverdi, che esprimono la forza, la resistenza e la tenacia, che contraddistingue noi donne, tutte. Quando qualcosa nella mia vita prende una piega inaspettata, mio fratello maggiore mi dice: “Fai come i rami degli alberi d’olivo: cambia forma, ma non spezzarti!”. È il tipo d’incitamento che preferisco in assoluto.
Mi sono ispirata ad una storia eroica, per rivolgere un invito a tutte le donne a riconoscere e mostrare l’ulivo che abbiamo dentro e a saperci reinventare ogni giorno come questi capolavori della natura ci insegnano da secoli.